23/02/11

Nicola Martini e le sublimazioni del ciclododecano

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Si è inaugurata la settimana scorsa la personale '∑' di Nicola Martini al DOCVA Viafarini, a cura di Marco Tagliafierro. "
Il progetto nasce da una riflessione che trova il suo centro nella ponderazione della materia che si insinua nella materia stessa".
Significative le risposte che ha dato N.M. ad alcune domande del curatore.
M.T.: "Quali sono le condizioni per le quali lo spettatore entra in sintonia con il tuo lavoro?"
N.M.: "Il mio lavoro sfrutta il fruitore, nel senso che è impossibile che resti inerte, non in termini concettuali ma fisici; questo, ad esempio, recependo le risonanze e le vibrazioni e respirando le sublimazioni del ciclododecano. La massa liberata come conseguenza del processo che innesco, interagisce con le masse corporee attraverso la trasmigrazione e la compenetrazione di materia. Comunque mi interessa contribuire ad acuire la consapevolezza di ciò che avverrebbe, nell'ambito di uno spazio dato, anche non in presenza del mio lavoro".
M.T.:"Sei solito affermare che un flusso di energia è in realtà un flusso di materia, lo dimostri attraverso il tuo lavoro?"
N.M.:"E' il lavoro che lo dimostra. Mi considero un operaio al servizio del lavoro, è il lavoro ad avere la precedenza sul resto, è davanti a me; vive una vita propria. Io sono solo un innesto".

Avendo visto la mostra durante l'inaugurazione, non ho sentito né vibrazioni, né risonanze né masse in movimento. Solo tanta gente che chiaccherava dentro, sopra, attorno alla grande installazione di cemento. Ci devo ritornare!
Nicola Martini e Marco Tagliafierro

23 commenti:

  1. se ti capita di sentire qualcosa facci sapere allora..
    io dal monitor percepisco un sentore di arte povera revisited. può essere?

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  2. Io non sò se hanno riletto il Comunicato Stampa che è imbarazzante, la mostra , se così si può chiamare, è peggio.
    Un lavoro inconsistente ed inesistente, una speculazione intellettuale, concetto espresso sul comunicato, che a mio avviso è davvero una brutta cosa. Tanti bla che vengono sostenuti solo dalla possibilità linguistica e barocca tipica dell'italiano, provate a tradurre in inglese il comunicato, non vi è un singolo punto fermo, inizio - sviluppo - termine.

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  3. Secondo me artista e curatore stanno raschiando il fondo, e questo significa flirtare con l'arte povera. E con un certo sapore materico new age. Forse il massimo che si possa fare senza mettere realmente in discussione alcuni codici e rituali. Però essere su un binario, non significa dover perseverare...

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  4. L'efficacia della mostra è misurabile in Orgoni?

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  5. non ci ho capito un mazza. da dove escono queste parole?
    che razza di sovrastruttura sono? sono loro a mettere in moto il meccanismo tellurico tellurgico orgasmico ? tutto è molto cum-plexus.

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  6. ..Orgoni? no, ci vuole il godronatore.

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  7. il mondo che posto meraviglioso!

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  8. Ho visitato la mostra in compagnia di Nicola qualche giorno fa, consiglio sempre di visitare le mostra dopo l'opening e possibilmente in compagnia dell'artista...

    Il suo è un lavoro molto serio e non credo noioso, che partendo da necessità personali riesce a riportarsi in una dimensione assoluta, che mi interessa perché si relaziona al contesto, in questo caso dell'arte.

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  9. DISCLAIMER-

    Io ho visto la mostra il giorno dell'inaugurazione- sono arrivata in ritardo, sotto la pioggia, ho incontrato, inevitabilmente, incontrato molte persone e non sono nemmeno riuscita a leggere il comunicato.

    Dunque, praticamente non ho visitato la mostra di Martini. Tornerò- Ad ora NON posso esprimere un giudizio o un'opinione sul suo lavoro.

    In pratica non l'ho visto.

    Quanto scrivo di seguito è una precisa risposta al commento di A.Ceresoli ed esprime un mio pensiero generalistico completamente slegato da un'eventuale critica a Martini e a Tagliafierro ed al loro lavoro.

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    Auspicando la visita di ogni mostra e fruizione di ogni opera d'arte "in compagnia dell'artista" come "conditio sine qua non" al suo apprezzamento- il tutto in un viaggio sentimentale di due animelle riunite in meditativo isolamento:

    -risulterebbe storicamente impossible apprezzare soprattutto: la Gioconda.

    E' pernicioso diffondere il culto della personalità dell'artista come legittimazione di ogni malessere plastico e di ogni insuccesso professionale, o di unger porte con la terrible misconcezione dell'artista come Media-

    una volta che il lavoro è concluso ed installato:
    sia questo buono, cattivo, eccellente, pessimo, di da Vinci o di Simone/Nicola Martini... sia lasciata ad ogni fruitore l'opportunità, PER DIO!, di esperire il medesimo e trarne proficua soddisfazione o modesta vessazione.

    Una volta che il lavoro è realizzato, esso è autonomo- non a/storico, ma Autonomo e DEVE poter godere di questo affrancamento dalle miserie troppo umane di chi lo ha creato- diversamente indicibili lavori sarebbero depotenziati dalla piaga di un autore antipatico, vanesio, brutto a vedersi...o vice versa- esaltati dalla mirabile congiuntura con un autore carismatico, aitante o cremoso come una principessa Disney- oppure conoscitore del proprio lavoro e capace oratore...

    Già siamo vittime dell'ermetismo di CS vicini a rituali da matrimonio massonico... Se cominciamo con le visite guidate:
    che gli artisti, TUTTI, si diano alla letteratura... o alla fine dicitura.

    Il mio non è un giudizio sulla mostra, solo una puntualizzazione sul perpetrarsi di un grave fraintendimento molto italiano:

    l'artista è AUTORE- NON è mediatore culturale... nemmeno narratore, se non per la Via degli strumenti specifici che siano propri (e qui possibilmente anche la scrittura) alla sua ricerca artistica.

    Smettiamo di sanare le nostre eventuali défaillances artistiche con "fiumi di parole"; già tanti barbosi accademici si adoperano per "farci la testa ubriaca" con impianti retorici psichedelici, con quell'efferato citazionismo onanista, o quell'altro stolido veganesimo 100%Spandex.

    Se una mostra visitata ci dis-piace e non vale il biglietto del tram con cui si è arrivati, ci si penta del dissennato investimento- resta inutile interpellare l'artista, non saremo risarciti e non saremmo giustificati nell'insultarlo...

    esistono i CS per colmare eventuali vuoti di lettura e per tentare di sanare l'insanabile, per coadiuvare il visitatore e offrire, scripta manent, la cifra nel tappeto.

    Se pure la lettura del comunicato non basta, evidentemente la mostra -non piace.

    Incontrarsi con l'artista per l'ora di sussidio didattico o per raccoglierne la testimonianza di un narratore omniscente- non servirebbe... e questo poveretto, dovrebbe pure aver del gran tempo libero per poter assicurare democraticamente un servizio di accompagnamento ad ogni visitatore...

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  10. Prozac Mindol Serenase qb25 febbraio 2011 alle ore 23:15

    Minchia che palle che sei Lorenza. Chissà se tu avessi visto la mostra... arriva prima la prossima volta e stai serena.

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  11. Ok, è un po' saccente, ma sono d'accordo, in questo caso.
    non ha senso che l'opera abbia bisogno dell'artista o del curatore nelle vicinanze per essere apprezzata: questa è proprio una boiata galattica..

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  12. Lorenza Boisi - si dice Sardonico... non Saccente... nel mio caso.26 febbraio 2011 alle ore 01:58

    PROZAC minusHabens...

    ti sei reso conto che la mostra in sè non entra affatto nel mio discorso?
    oppure ti ha tanto eccitato un post firmato- da non averlo nemmeno letto?

    La prossima volta, se arrivo in ritardo ad una mostra, vieni a tranquillizzarmi tu-
    vieni di persona con un bel sorriso stampato-
    se hai brutti denti non ti avvicinare-
    ne ho orrore...
    mi scarica moltissima tensione umorale incontrare, sempre nuovi, deficienti.
    Riproducendovi per geminazione geometrica non ci farete mai restare a corto di volti nuovi... rendendo così, il nostro lavoro ogni giorno, immensamente gratificante.

    un abbraccio mortale dall'adorata nemesi
    Lorenza-

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  13. più che altro è di cattivo gusto usare "per dio", per dio cosa??

    lr

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  14. ma certo, sono più che d'accordo che l'opera non deve avere bisogno ne della compagnia assidua o del curatore o dell'artista, e che deve camminare da sola... il mio post è stato frainteso forse anche perché non è stato letto bene, eppure le parole hanno un senso…ho chiaramente scritto - possibilmente - è molto più comodo e piacevole parlare con l'artista che leggersi tutto il comunicato stampa.
    saluti.

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  15. Lorenza Boisi e il cattivo gusto26 febbraio 2011 alle ore 09:54

    LR-non ti rispondo-
    ti faccio un regalo- poi in caso, trovi da solo una risposta.
    http://www.youtube.com/watch?v=D-_Et8hrkdI

    CMQ- se non fosse stata un'improbabile citazione cinematografica, interessante per il suo generalismo, il modo in cui IO lo avrei dgt sarebbe stato:
    - per Dio! -


    @Ceresoli-
    "consiglio sempre di visitare le mostra dopo l'opening e possibilmente in compagnia dell'artista..."

    Lo consigli- di visitare, SEMPRE, la mostra dopo l'opening (evidentemente, molto corretto, forse perentorio, piuttosto paternalistico...decisamente ovvio)
    e
    possibilmente... etc etc

    é un consiglio- ma, suggerisci una modalità- un PRASSI- perchè comunemente- consigliare è un'edulcorazione formale per-
    Questo è quanto si debba --- "sia giusto fare"...

    Non sono nella posizione di voler fare un'analisi minuziosa delle tue parole-
    il tuo secondo post ci spiega- ChiaramentE- che
    IO non ho capito- dunque Perdonami per Aver Frainteso le Parole perchè "non le ho lette bene" eppure queste hanno un senso...

    Farò più Attenzione e mi eserciterò alla lettura.

    Buona Domenica - questa non è una citazione...
    Andate in Pace - questa è una citazione...

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  16. Ho consigliato a Nicola Martini di pensare a me quando si 'butta' in pasto al pubblico. Gli ho consigliato di essere meno arzigogolato; quando parla dovrebbe essere meno astruso e più comprensibile. C'è del buono, dovrebbe solo avere meno timori ed essere (sembrare) meno saccente. Se riuscirà (usando e abusando di buoni curatori), a trovare una 'via' semplice per le idee che ha, farà in futuro un ottimo lavoro.
    Consiglio spassionato!

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  17. Penso che Nicola Martini sia un bravo artista, il suo lavoro è interessante anche se non c'entra niente con l'arte povera che ultimamente viene tanto citata, è interessante anche perchè non avendo a che fare con l'arte povera comunque c'è la rigetta dietro l'occhio. sono contento che Nicola abbia fatto questa mostra a viafarini, contento anche per Brown che per un gruppo di nuovi artisti è stata palestra.
    Francesco Arena

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  18. è interessante anche perchè non avendo a che fare con l'arte povera comunque c'è la rigetta dietro l'occhio

    Cosa significa?

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  19. Fare una mostra in un luogo x e' palestra? Mha..
    Lr

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  20. Avendo visitato la mostra, da solo, dico che di arte povera proprio non si può parlare, non vi fermate solamente alle apparenze, se in comune ha solo l'utilizzo di alcuni materiali.
    L'opera è a mio avviso molto personale e tocca concetti molto ampi..contrariamente alla pseudo archivistica modaiola tanto in auge.

    Giovanni

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  21. 2 giorni dopo non andava l'audio, bella palestra!
    nicola è bravo, ma non so cosa si aspetta! dovrebbero fare una galleria solo per quelli che aspettano zero...
    renetmc

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  22. ciclo de cane?
    ma ciclo de cane de che aò!

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